Giocare a calcio fa bene, anche quando non si è più giovani: riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete. Lo dimostra uno studio danese pubblicato su “Plos One”.

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Un recente studio, condotto dal Centre for Team Sport and Health della Copenhagen University, ha preso in esame 27 uomini non allenati tra i 63 e i 74 anni e li ha divisi in due gruppi: uno era quello di controllo, l’altro invece era costituito da persone che hanno praticato regolarmente il calcio per un anno.
I “calciatori” hanno giocato in un contesto ricreativo nell’ambito di un programma di allenamento: un’ora due volte la settimana per i primi quattro mesi e un’ora tre volte la settimana in quelli successivi.
È emerso che, dopo quattro mesi, il livello di salute cardiovascolare risultava migliorato del 15%, era migliorato anche il controllo del glucosio, inoltre, a distanza di un anno, è stata anche osservata una riduzione del BMI, l’indice di massa corporea, del 3%, dovuta prevalentemente alla perdita di massa grassa.
Era così preservata la massa muscolare, fondamentale a una certa età per mantenere la capacità di svolgere attività quotidiane come salire le scale, mantenere in ordine il giardino, fare la spesa.

«Questi miglioramenti contribuiscono significativamente a ridurre il rischio di diabete e malattie cardiovascolari», spiega Thomas Rostgaard Andersen, che ha condotto la ricerca. Senza contare che il progetto ha anche rivelato positivi riscontri in termini di socializzazione, fattore molto importante per gli anziani: molti partecipanti hanno continuato a giocare insieme due volte la settimana dopo la fine dello studio.

Fonte: TR Andersen et al. Plos One, 2016; 11 (2): e0148236.

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