Per le persone con diabete di Tipo 2, è meglio svolgere un’attività anaerobica breve e intensa rispetto a un’attività, anche più prolungata, ma di minore intesità.
Secondo una ricerca presentata a Orlando (Usa), nel corso del meeting 2015 dell’American Heart Association (AHA), le persone con diabete di Tipo 2 che si dedicano a brevi attività motorie di alta intensità, migliorano la colesterolemia totale, la glicemia e favoriscono la perdita di peso.
In particolare Avinash Pandey e colleghi, dell’University of Western Ontario in Canada, hanno scoperto, in uno studio che ha coinvolto 76 pazienti con diabete di Tipo 2 (70% maschi, età media 67 anni), che dopo 3 mesi di esercizio ad alta intensità a cicli di dieci minuti eseguiti 3 volte al giorno per 5 giorni alla settimana, si otteneva una riduzione media dello 0,82% dei livelli ematici di glucosio. La riduzione era invece dello 0,25% nel gruppo che effettuava un esercizio prolungato di minore intensità, sempre 5 volte alla settimana.
Finora si è ritenuto che l’esercizio fisico dovesse essere aerobico, cioè di bassa o media intensità e prolungato nel tempo per essere efficace nella prevenzione del diabete, ma negli ultimi tempi sono sempre più numerosi gli studi che, analogamente a questo guidato da Pandey, dimostrano come l’attività ad alta intensità sia efficace nella cura del diabete.
Alcuni studi precedenti hanno dimostrato come 30 minuti di esercizio moderato alla settimana facciano bene in termini di prevenzione del diabete, va però puntualizzato che la prevenzione non coincide con il trattamento del diabete.