Uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports mostra l’importanza di una diagnosi precoce e una corretta gestione del diabete per prevenire gravi complicanze, che possono concorrere al rischio di dialisi.
Il diabete è una malattia diffusa a livello globale, ma molte persone al mondo non sono consapevoli di avere questa patologia. La nefropatia diabetica e la malattia renale diabetica rappresentano le principali cause di insufficienza renale terminale nei paesi sviluppati. Queste complicanze sono il risultato di vari fattori, tra cui il controllo glicemico inadeguato, l'età, l'ipertensione e l’obesità.
Lo studio ha esaminato i dati di pazienti con diagnosi di diabete tra il 2005 e il 2013, seguendoli fino al 2018. I pazienti sono stati classificati in base alla presenza o assenza di complicanze al momento della diagnosi, al numero di complicanze e alla loro gravità. È emerso che i soggetti , con complicanze al momento della diagnosi, avevano un rischio più elevato di doversi sottoporre a dialisi entro i primi cinque anni dalla diagnosi.
In particolare, il rischio aumenta notevolmente con l'aggravarsi delle complicanze ed in base al loro numero. Le persone con diabete con una singola complicanza avevano un rischio meno elevato di coloro con più di due complicanze, che avevano quindi un rischio maggiore.
Gli autori dello studio sottolineano l'importanza di una diagnosi precoce della patologia e dell’avvio di interventi mirati per prevenire il deficit renale nei pazienti con diabete. Suggeriscono, inoltre, la necessità di strategie di screening preventive per identificare il diabete in fasi iniziali, quando i sintomi possono non essere ancora evidenti, ma il rischio di complicanze è comunque presente.
In conclusione, questo studio evidenzia l'importanza di diagnosticare precocemente il diabete, con programmi di screening, e di trattarlo immediatamente per aiutare a prevenire gravi complicanze come quelle renali.