Il nostro corpo utilizza come principale fonte di energia i carboidrati (pane, pasta, cereali, zuccheri) che sono trasformati in glucosio. Il glucosio circola nel sangue, a disposizione delle cellule che lo usano come ‘carburante’. Per entrare nelle cellule, però, il glucosio ha bisogno di un ormone che si chiama insulina, la ‘chiave’ che apre al glucosio la porta per entrare nelle cellule. Quando tutto va bene il pancreas produce esattamente la quantità di insulina che serve a far entrare il glucosio nelle cellule. In questo modo la concentrazione di glucosio nel sangue rimane sempre nella norma (fra gli 80 e i 100-110 mg/dl a digiuno, fino a 140 mg/dl dopo un pasto). In molte persone, soprattutto se sovrappeso e/o sedentarie, l’insulina può risultare gradualmente sempre meno efficace. Questo fenomeno, definito insulinoresistenza, è una specie di ‘sordità’ delle cellule alla azione della insulina. Per far entrare il glucosio nelle cellule, il pancreas deve produrre sempre più insulina. Spesso questo ‘superlavoro’ porta a una progressiva riduzione della produzione di insulina che diviene insufficiente, provocando sempre più frequenti iperglicemie.

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