Il diabete gestazionale generalmente insorge nel secondo o nel terzo trimestre della gravidanza e scompare dopo il parto. Interessa circa il 7-10% delle donne in gravidanza e, per controllare adeguatamente le glicemie, occorre modificare lo stile di vita (alimentazione e attività fisica); qualora non fosse sufficiente, è necessario introdurre una terapia per mantenere le glicemie sotto controllo. L’unica terapia autorizzata in gravidanza per il diabete è la terapia insulinica
Quali donne rischiano di più
Le donne in sovrappeso o obese prima della gravidanza; quelle con più di 35 anni; con un genitore affetto da diabete tipo 2; con un diabete gestazionale in una precedente gravidanza.
Quelle con glicemia a digiuno tra 100 e 125 mg/dl prima della gravidanza o nelle prime settimane di gestazione; le donne appartenenti ad etnie ad alto rischio di diabete tipo 2; quelle con gravidanze gemellari.
Le donne che si sono sottoposte a fecondazione assistita; quelle che in gravidanza sono aumentate troppo di peso; quelle il cui feto, ai controlli ecografici, cresce troppo.
Cos’è il diabete gestazionale
Dal II trimestre, la placenta produce degli ormoni che contrastano l’azione dell’insulina e l’organismo materno reagisce producendone un quantitativo maggiore.
Se la quantità di insulina prodotta non riesce a bilanciare l’azione degli ormoni placentari, la glicemia aumenta e compare il diabete gestazionale.
Attraverso la placenta, lo zucchero materno passa al feto favorendone una crescita eccessiva. Si parla di macrosomia se il loro peso è maggiore di 4 kg alla nascita.
Partorire bambini macrosomici per via naturale può essere difficile e per questo talvolta può esser necessario ricorrere al taglio cesareo.
Alla nascita questi bambini possono presentare, più frequentemente, ipoglicemia e, più raramente, difficoltà respiratorie o ittero. Sono problemi transitori e si prevengono mantenendo un buon controllo glicemico durante tutta la gravidanza.
La diagnosi di diabete gestazionale è importante anche per la madre poiché questa condizione predispone all’insorgenza di ipertensione arteriosa in gravidanza e di Diabete Tipo 2 negli anni successivi alla gravidanza.