Uno studio pubblicato su Diabetes Care spiega i benefici dell’uso della tecnologia nella gestione del diabete Tipo 1, soprattutto nelle persone anziane.
L’uso della tecnologia correlata al diabete, sia per la somministrazione dell’insulina che per il monitoraggio continuo del glucosio, ha mostrato enormi benefici nei soggetti anziani con diabete Tipo 1.
Per questa ricerca sono stati valutati 165 anziani (età ≥65 anni) con diabete Tipo 1. I partecipanti sono stati suddivisi in gruppi e a ognuno è stato assegnato un dispositivo, sia per la somministrazione dell’insulina che per il monitoraggio. Un gruppo ha utilizzato il microinfusore per insulina mentre l’altro le iniezioni multiple giornaliere (MDI), per quanto riguarda invece il monitoraggio a un gruppo è stato chiesto di indossare un sensore per il monitoraggio in continuo del glucosio (CGM) e all’altro gruppo, invece, di utilizzare un glucometro. I dispositivi sono stati utilizzati per due settimane e durante questo periodo ai partecipanti sono stati somministrati dei questionari e sono stati sottoposti a valutazioni mediche.
Per la somministrazione di insulina, 63 soggetti (38%) hanno utilizzato le iniezioni multiple giornaliere, mentre 102 (62%) hanno utilizzato il microinfusore. Gli utilizzatori di pompa avevano meno probabilità di avere disfunzioni cognitive (49% vs. 65%) e avevano punteggi più bassi nei questionari sulla paura dell'ipoglicemia. Per il monitoraggio, 95 (58%) hanno utilizzato un CGM, mentre 70 (42%) hanno utilizzato un glucometro. Gli utenti CGM avevano maggiore consapevolezza dell’ipoglicemia e inoltre avevano anche un livello di emoglobina glicata (Hb1Ac) molto inferiore.
Da questi risultati possiamo dedurre che gli anziani con diabete Tipo 1 che utilizzano una nuova tecnologia correlata al diabete hanno un miglior controllo glicemico, un minor rischio di ipoglicemia e iperglicemia. Inoltre, erano più propensi a segnalare disagi legati al diabete.