Una ricerca pubblicata sulla rivista “BMC Endocrine Disorders” ha esplorato le principali modalità di utilizzo dei sensori CGM al fine di fornire le migliori raccomandazioni per un utilizzo ottimale.
Il monitoraggio in continuo del glucosio (CGM) consente alle persone con diabete di visualizzare in tempo reale i livelli di glucosio interstiziale nel sangue, inoltre è possibile consultare lo storico delle rilevazioni in modo da fornire dati corretti e precisi al proprio team di specialisti. Sebbene i benefici clinici e psicologici del sensore CGM siano ben consolidati tra le persone con diabete , è ancora poco chiaro come venga utilizzato il sensore. Questa ricerca ha come scopo principale di valutare l’esperienza dei partecipanti al fine di fornire le migliori raccomandazioni sull’utilizzo di questa tecnologia.
Per la ricerca sono state arruolate 24 persone con diabete che avessero utilizzato un sensore CGM per almeno 4 settimane. I partecipanti sono stati coinvolti in un’intervista strutturata e i dati raccolti sono stati analizzati in base alle aree tematiche emerse.
Dai risultati emerge che il sensore CGM offre un significativo miglioramento della pianificazione dello stile di vita, in quanto, attraverso un continuo accesso diretto ai propri dati, permette di controllare se i valori della glicemia si stanno alzando o abbassando e a che velocità, inoltre permette di agire preventivamente in casi di ipoglicemia o iperglicemia. L’accesso ai dati consente ai soggetti di capire più chiaramente come insulina, attività fisica e cibo influiscano sul diabete. Inoltre, è stata riportata la necessità da parte dei partecipanti intervistati di fornire ai propri specialisti lo storico dei dati rilevati dal sensore CGM e che quest’ultimi prendano in considerazione i dati forniti dal sensore per l’eventuale variazione delle terapie.
Il CGM può quindi essere uno strumento potenziante e motivante per le persone con diabete perché ottimizza il controllo della glicemia. In breve, secondo gli autori, grazie al sensore le persone con diabete avranno una migliore gestione della malattia verificando, con dati certi e aggiornati, l’impatto dello stile di vita e della somministrazione di insulina sui livelli di glucosio nel sangue. Ma non solo, analizzando i dati saranno in grado di acquisire esperienze dirette migliorando in modo significativo la comprensione di come questi elementi influiscano sulla glicemia.