Secondo un recente studio canadese, pubblicato su “JAMA Pediatrics”, un eccesso di peso tra gli 8 e i 10 anni può favorire la probabilità di sviluppare diabete e patologie cardiache in età adulta.
Alcuni ricercatori canadesi hanno condotto uno studio sulla associazione tra eccesso di peso nei bambini e aumento delle probabilità di sviluppare malattie in età adulta.
Gli studiosi hanno misurato altezza, circonferenza dei fianchi e dimensioni delle anche per valutare il grasso corporeo in circa 600 i bambini dagli 8 ai 10 anni, e hanno ripetuto le stesse misure due anni dopo.
Dall’osservazione è emerso che ogni aumento dell’1% di grasso corporeo, rispetto al peso rilevato all’inizio dello studio, era legato a una diminuzione del 3%, della sensibilità all’insulina. Queste variazioni possono provocare iperglicemia e conseguentemente diabete.
Lo studio, pubblicato su JAMA Pediatrics, ha anche dimostrato come una maggiore attività fisica e un minore tempo trascorso a guardare la televisione, fossero collegati a una migliore sensibilità all’insulina e, quindi, a un minor rischio di diabete. «I nostri risultati», ha sottolineato Melanie Henderson, autore principale dello studio, «suggeriscono che dovremmo incoraggiare i bambini ad essere fisicamente attivi e a ridurre il tempo trascorso davanti alla televisione, al fine di favorire un peso corporeo sano e una migliore salute cardiometabolica più tardi nella vita».
I profili metabolici riportati durante l’infanzia, infatti, possono influire in seguito sul rischio di diabete, ipertensione, obesità, apnea del sonno, infarto e ictus, per questo gli studiosi hanno raccomandato ai genitori di prestare attenzione alle abitudini quotidiane riguardanti l’attività fisica, il tempo di sedentarietà trascorso davanti alla televisione, i consumi alimentari e l’entità complessiva del bilancio energetico in quanto possono influire profondamente sul futuro stato di salute dei figli.