Quando misurare la glicemia, effettuando un test glicemico con un prelievo di sangue facile e praticamente indolore, attraverso una corretta digitopuntura.
Cos'è la glicemia
La glicemia rappresenta la concentrazione di glucosio nel sangue. Il glucosio è uno zucchero fondamentale per la vita dell’organismo rappresenta il nutriente principale di tutte le cellule che lo utilizzano come fonte di energia, il glucosio è presente dal sangue che lo trasporta in tutto l’organismo.
Gli alimenti introdotti dalla nostra dieta abituale sono la fonte principale di glucosio, ecco perché nelle persone con diabete è così importante una corretta alimentazione.
Il nostro corpo ha un sistema di regolazione della glicemia che, in soggetti sani, consente di mantenere i valori della glicemia relativamente costanti durante tutta la giornata. La regolazione della glicemia all’interno del nostro organismo avviene tramite l’intervento di sostanze specifiche (ormoni) che ne abbassano il valore, ipoglicemizzanti come l’insulina, oppure lo alzano, iperglicemizzanti come il glucagone.
In particolare l’insulina, un ormone prodotto dalle cellule beta del pancreas, è indispensabile per l’assorbimento e il metabolismo degli zuccheri.
Nelle persone con diabete mellito, una malattia caratterizzata da un aumento del glucosio nel sangue, è molto importante tenere sotto controllo i valori della glicemia mantenendoli, nell’arco della giornata, il più possibile all’interno di valori di glicemia normali.
Valori glicemia
In termini semplici, il diabete si definisce “ben controllato” o “in buon compenso glicemico” quando, lungo l’arco della giornata, i valori di glicemia sono stabili e vicino a quelli normali.
Valori di glicemia normali sono compresi tra:
- Valori glicemia a digiuno e prima dei pasti 70-125 mg/dL
- Valori glicemia 2 ore dopo i pasti più bassi di 160-180 mg/dL.
Nel caso il valore superi i limiti quindi >125 mg/dL e quando sono presenti fattori concomitanti come famigliarità, età > di 55 anni, ipertensione, sovrappeso, obesità, vita sedentaria, potrebbe essere molto utile effettuare il test da carico di glucosio.
Il test da carico di glucosio (OGTT) si esegue facendo un primo prelievo di sangue a digiuno un secondo e un terzo prelievo dopo aver chiesto al paziente di bere 75 grammi di zucchero disciolti in acqua.
Si parla di diabete se uno dei valori di glicemia della curva è superiore alla norma: glicemia a digiuno superiore a 92 mg/dl, glicemia dopo un’ora superiore a 180 mg/dl o dopo due ore superiore a 153 mg/dl. Nei casi in cui la curva da carico viene anticipata alla 16ª settimana e risulta in quel momento con valori nei limiti normali, è necessario ripetere il test tra la 24ª-28ª settimana.
Quando misurare la glicemia
Per rispondere alla domanda “Quando si misura la glicemia?” bisogna chiedersi perché controllare la glicemia?
Le risposte possibili sono tre:
- per comprendere meglio gli effetti sulla glicemia di ciò che facciamo e compiere scelte sempre più adeguate e salutari;
- per prevenire possibili ipoglicemie;
- per fornire al medico i dati per capire l’evoluzione del diabete e l’efficacia della terapia.
Nessuna risposta da sola è esauriente, il diabetologo ha bisogno di avere delle informazioni sull’andamento della glicemia nella giornata e nell’arco di un periodo. È altrettanto evidente come le persone che assumono insulina, o farmaci ipoglicemizzanti orali come le sulfaniluree o glinidi devono poter verificare immediatamente, ovunque si trovino, se un certo sintomo, malessere o disagio è segno di una iniziale ipoglicemia.
Misurare la glicemia sempre alla stessa ora, vorrebbe dire utilizzare il monitoraggio glicemico in maniera estremamente limitata. I consigli relativi ad una corretta gestione della glicemia riguardano l’impostazione di un metodo preciso che comprende misurazioni nell’arco della giornata:
- a digiuno prima di colazione, prima di pranzo e prima di cena per verificare gli effetti della terapia in atto (valori target 70-125 mg/dL)
- 2 ore dopo colazione, pranzo e cena per verificare l'effetto del pasto sulla glicemia (valori target < 180 mg/dL)
e annotazioni di queste misurazioni con eventuali note, un vero e proprio diario, aiuterà molto (con i consigli del nostro medico) la gestione della glicemia, utilizzando i pratici strumenti disponibili per tutti come il Diario glicemico o un’app tutto sarà molto più semplice.
Il monitoraggio della glicemia
Anche la persona che ha appena iniziato a occuparsi del suo diabete trae vantaggio dal monitoraggio della glicemia. Sappiamo tutti quali attività possono innalzare la glicemia e quali invece possono abbassarla. Ma è importante essere consapevoli di quanto quel piatto, quel dolce, quella domenica passata sul divano a guardare la televisione, ha aumentato la concentrazione di glucosio nel mio sangue?
Non si può controllare ciò che non si misura. Inoltre, è buona norma abituarsi a compilare sempre e con cura il diario glicemico e recarsi alle visite anche con il glucometro per poterne scaricare i dati memorizzati. Questi atteggiamenti arricchiscono le informazioni a disposizione del team diabetologico e rappresentano un valore aggiunto alla pratica dell’automonitoraggio domiciliare.
Come si misura la glicemia
Sistemi di misurazione della glicemia, l'automonitoraggio
Conoscere i valori glicemici nell’arco della giornata è molto utile non solo al diabetico, ma anche al diabetologo che potrà così disporre di tutti gli elementi per migliorare l’efficacia della terapia. L'automonitoraggio della glicemia deve essere parte integrante di un programma di “educazione terapeutica” da svolgere in accordo tra medico e paziente, al fine di adeguare lo stile di vita e i farmaci, per raggiungere gli obiettivi concordati.
Monitoraggio attraverso glucometro
Con il glucometro oggi è possibile effettuare tutte le misurazioni necessarie, da soli, direttamente a casa, in modo facile e secondo la frequenza consigliata. Consentono di misurare la glicemia su sangue capillare ottenuto dalla puntura del polpastrello di un dito. La goccia di sangue viene posta su una striscia reattiva inserita nello strumento per la lettura.
Non tutti i glucometri sono uguali, differiscono per caratteristiche tecniche, precisione e accuratezza rispetto ad un valore di laboratorio
La digitopuntura: un prelievo di sangue facile e senza problemi
Alcuni consigli per ottenere risultati affidabili e ridurre il dolore della digitopuntura:
- Mani calde, pulite, asciutte Per un autocontrollo ottimale, prima di effettuare l’esame, occorre lavare le mani con acqua tiepida e sapone, poi asciugarle molto bene.
- Scegliere il giusto sito di iniezione Il punto ottimale per effettuare la digitopuntura è il lato del polpastrello.
- Premere con forza il pungidito contro la pelle L’intensità con cui il sistema pungidito viene premuto contro il polpastrello influenza la profondità di penetrazione.
- Cambiare regolarmente la lancetta. Le lancette devono essere sostituite dopo ogni puntura. Il loro riutilizzo può causare infezioni nel sito d’iniezione e far perdere la loro perfetta affilatura o deformarle aumentando il dolore.
- Cambiare ogni volta il dito. È bene utilizzare a rotazione tutte le dita, evitando di pungersi nello stesso punto due volte di seguito.
Personalizzazione e velocità della digitopuntura
I sistemi pungidito oggi in commercio sono progettati tenendo conto della composizione della pelle in modo da consentire un prelievo di sangue semplice e indolore, se vengono rispettati i seguenti accorgimenti.
Personalizzare la profondità per il test glicemico
La lancetta dovrebbe forare la pelle ad una profondità adeguata per ottenere la quantità di sangue ottimale per l’esecuzione del test glicemico.
Una puntura effettuata troppo in profondità può aumentare il dolore, al contrario, se la profondità è insufficiente, la goccia di sangue prodotta potrebbe risultare troppo scarsa e quindi sarebbe necessaria un’ulteriore puntura per permettere l’esecuzione del test glicemico. È importante quindi regolare la profondità di penetrazione, secondo lo spessore della pelle del singolo soggetto, permettendo così la personalizzazione della profondità di penetrazione e riducendo al minimo il dolore.
Scegliere il sito adeguato
Il sangue capillare necessario per la determinazione della glicemia può essere prelevato in diversi punti del corpo (es. lobo orecchio, avambraccio, palmo della mano, cosce, polpaccio), ma la precisione della misurazione varia da sito a sito, poiché può rispondere in modo differente alle veloci variazioni della glicemia.
Il prelievo di sangue dal polpastrello è molto semplice da effettuare ed i risultati della misurazione sono molto precisi. Per ottenere una quantità di sangue adeguata all’esecuzione del test glicemico con il minimo dolore, è consigliabile posizionare la lancetta lateralmente al polpastrello, vicino alle unghie di una delle dita centrali, senza insistere più volte di seguito nella stessa zona.
Puntura ad “alta velocità”
Con il termine puntura ad alta velocità, s’intende un movimento lineare e veloce della lancetta, che permette di ridurre la lacerazione della pelle, in quanto viene effettuata la puntura più velocemente, stimolando in modo minore le terminazioni nervose.
Un movimento irregolare della lancetta potrebbe provocare una maggior lacerazione della pelle, mentre un movimento lineare e guidato rende una puntura precisa e delicata con minor dolore.
Come ridurre il dolore della digitopuntura?
Evitare di pungere il polpastrello frontalmente, cioè in modo perpendicolare al palmo della mano per due motivi:
- perché il polpastrello è ricco di terminazioni nervose e quindi la puntura fa più male
- perché, utilizzando le dita dopo la puntura, si rischia di creare un piccolo callo cicatriziale. Cambiare la lancetta ad ogni test perché può perdere l’affilatura o deformarsi, aumentando il dolore.