I ricercatori del Johns Hopkins Children’s Center ha preso in esame i registri relativi a 3.113 soggetti con Covid-19 di età compresa tra gli 8 e i 21 anni in diversi ospedali statunitensi, che avessero ricevuto una nuova diagnosi di diabete Tipo 2 tra marzo 2018 e febbraio 2021 e, inoltre, che avessero un indice di massa corporea (IMC) nel 85° percentile (sovrappeso o obesi). L’età media dei soggetti valutati era di 14,4 anni, il 50,5% erano femmine, il 40,4% di etnia ispanica e il 32,7% afroamericana.
I dati ci suggeriscono che le diagnosi di diabete Tipo 2 in età giovanile stanno aumentando del 4-5% ogni anni ed è sempre più probabile che il diabete colpisca le bambine in sovrappeso e con una storia familiare di diabete, soprattutto nei soggetti di colore o con insulino-resistenza. Negli USA quasi un bambino su tre è in sovrappeso o addirittura obeso e questa è la principale causa di diabete Tipo 2 in età giovanile.
Durante il primo anno di pandemia da Covid-19 le nuove diagnosi di diabete Tipo 2 nei bambini sono aumentate di 1.463 soggetti (77,2%), rispetto alla media dei due anni precedenti. In quel periodo i giovani con nuova diagnosi avevano livelli di emoglobina glicata (HbA1c) più elevati rispetto ai due anni precedenti (10,4% vs 9,3% nel 2018 e 9,6% nel 2019).
Possiamo quindi affermare che i cambiamenti comportamentali e ambientali che la pandemia ha imposto sono una delle cause principali di questo incredibile aumento di casi di diabete Tipo 2 in età giovanile. In tutto il mondo i bambini hanno seguito lezioni online, le attività extrascolastiche sono state limitate e la routine quotidiana è stata adattata per ridurre il rischio di contagio. Le conseguenze di questi comportamenti sono una maggiore sedentarietà, un aumento dello stress e dell’isolamento sociale, una riduzione dell’attività fisica e cattive abitudini del sonno. Tutti fattori che comportano un aumento dell’indice di massa corporea.
Non è chiaro se l'aumento del diabete sia stato causato dall'infezione o sia semplicemente associato a cambiamenti ambientali e fattori di stress durante la pandemia, sono necessari ulteriori studi per stabilire la situazione.