Un articolo pubblicato sull’autorevole rivista World J Diabetes spiega la relazione tra sindrome dell’ovaio policistico e diabete Tipo 2.
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una delle cause più comuni di infertilità femminile e colpisce dal 6% al 12% di donne americane in età fertile. Le principali cause dell’ovaio policistico sono il peso corporeo, la storia familiare e l’insulino resistenza.
La sindrome dell’ovaio policistico spesso coesiste con un ampio spettro di fattori che alterano la glicemia che vanno dalla ridotta tolleranza al glucosio fino al diabete Tipo 2. L’incidenza della malattia a seguito di queste condizioni è maggiore rispetto alle donne sane con indice di massa corporea (IMC o BMI, indicatore di obesità) simile. Questa presenza di disturbi concomitanti è attribuita alla somma di situazioni patologiche e genetiche che collegano le due patologie, come ad esempio l’insulino-resistenza.
Dati i limiti nella metodologia degli studi e vista la natura molto variabile dell’insorgenza della sindrome dell’ovaio policistico, risulta molto complesso definire in modo certo se esiste un’associazione tra diabete Tipo 2 e PCOS. Pertanto,lo scopo di questa revisione è stato quello di presentare le migliori evidenze disponibili riguardanti l’alterato metabolismo glucidico (disglicemia) nella sindrome dell’ovaio policistico, i meccanismi sia patologici sia fisici alla base della progressione del fenomeno di disglicemia e i fattori di rischio per lo sviluppo del diabete Tipo 2 in questa particolare popolazione femminile.
L’analisi ha permesso di identificare diverse proposte di approccio generale che consentano una gestione migliore del rischio di diabete Tipo 2 nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico. In particolare viene confermata l’importanza dell’adozione di uno stile di vita sano, praticando esercizio fisico regolare e seguendo un’alimentazione bilanciata, come per esempio quella mediterranea; i ricercatori sconsigliano, invece, l’assunzione di cibi e bevande che possano contenere sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino (es. pesticidi, diossine) così come alcuni medicinali. Infine, i ricercatori affermano che il mantenimento di un peso normale è particolarmente favorevole al raggiungimento di una significativa riduzione del rischio di diabete Tipo 2 nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico.