Gli esperti della Società Italiana di Diabetologia hanno messo a punto un decalogo estivo che le persone con diabete dovrebbero seguire.
1. Bere abbondantemente, anche se non si ha molta sete, per evitare il pericolo di disidratazione e bere ancora di più se si ha sudato molto. Nelle persone con diabete la presenza di elevati livelli di glicemia può ulteriormente favorire la perdita di liquidi attraverso le urine, motivo in più per prestare molta attenzione alla corretta idratazione. Inoltre, i diabetici spesso assumono diuretici e, da poco tempo, sono talora trattati con farmaci (inibitori SGLT-2 o gliflozine) che aumentano le perdite urinarie di glucosio e, con esse, di acqua. La bevanda da preferire è l’acqua oppure il tè fatto in casa, non zuccherato. Diffidare delle bevande “senza zucchero” perché spesso contengono sostanze zuccherine occulte o, in alternativa, edulcoranti.
2. Prestare attenzione all’alimentazione, anche quando si soggiorna in albergo e sono frequenti le tentazioni dei ricchi menu e buffet. Le vacanze devono essere l’occasione per aumentare il consumo di pesce, verdura, frutta e non per togliersi soddisfazioni con dolciumi o per esagerare con i carboidrati e i grassi. Nel caso, chiedere al cameriere un’alternativa più adatta alla propria condizione di salute.
3. Astenersi da attività sportive strenue se non si è allenati e in generale dallo sport all’aperto nelle ore più calde. L’attività fisica è parte integrante della gestione del diabete ma in estate, in presenza di temperature elevate, è meglio svolgerla all’aperto nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio o dopo il tramonto, ricordandosi sempre di reintegrare le perdite di acqua ed elettroliti. Eccellente il nuoto, al mare, al lago o in piscina per la sua capacità di mettere in movimento tutti i muscoli in un contesto fresco. Ricordarsi che l’insulina viene assorbita e quindi agisce più rapidamente se iniettata in un muscolo che è stato impegnato nell’attività fisica.
4. Evitare di esporsi troppo al sole per non rischiare ustioni o dermatiti. Le infezioni che possono complicare le lesioni cutanee scompensano il diabete.
5. Evitare di camminare scalzi. Stare a piedi nudi regala una sensazione di libertà, ma le persone con diabete devono fare attenzione a non riportare lesioni ai piedi e non devono mai camminare scalzi. Al mare è bene usare ciabatte morbide per non scottarsi o ferirsi accidentalmente anche per la ridotta sensibilità alle estremità tipica della malattia.
6. Non trascurare il maggiore rischio di ipoglicemia in estate se si è in trattamento con insulina o con farmaci anti-diabetici orali quali sulfoniluree e glinidi che possono causare ipoglicemia. Anche se si è in vacanza bisogna tenere sempre sotto mano una fonte di carboidrati a rapido assorbimento.
7. Monitorare con regolarità la glicemia, è fondamentale anche in estate. Ricordare che glucometro e strisce per la glicemia non amano il troppo caldo, come il troppo freddo, e vanno conservati al riparo dal sole (lasciarli in una macchina parcheggiata al sole può danneggiarli irreparabilmente e rendere i risultati inaffidabili). Soprattutto se si programma di fare un lungo viaggio in macchina è consigliabile controllare la glicemia prima di partire ed eventualmente durante le soste: lo stress della guida o di un lungo tragitto può aumentarla.
8. Valutare la necessità di adeguare la terapia antidiabetica. In vacanza il ritmo di vita cambia e la terapia dovrà seguire questi cambiamenti, seguendo le indicazioni fornite dal medico curante prima della partenza.
9. Prevenire le variazioni della pressione arteriosa. Se si soggiorna a lungo in ambienti caldi può essere necessaria una riduzione delle dosi dei farmaci anti-ipertensivi, in particolare dei diuretici. Al contrario, se si va in montagna, questa terapia potrebbe meritare un potenziamento perché in alta quota la pressione tende a salire. E’ comunque necessario consultare il medico curante prima di fare cambiamenti.
10. Portare con sé farmaci e glucometri, facendo scorte di farmaci sufficienti per tutto il periodo di vacanza, con un aumento prudenziale del 20-30% per far fronte ad ogni evenienza. Un accorgimento particolarmente valido se ci si reca all’estero, in Paesi dove si può prevedere qualche difficoltà di approvvigionamento in caso di imprevisti. Soprattutto, l’insulina va conservata in maniera adeguata, senza esporre penne e flaconi ad alte temperature, avendone massima cura. Per i diabetici di Tipo 1 è un farmaco salvavita e per un quarto delle persone con diabete di Tipo 2 è comunque necessaria.