Secondo uno studio inglese, pubblicato su “Archives of Disease in childhood”, i bimbi che stanno davanti alla televisione, o comunque a uno schermo, oltre tre ore al giorno corrono maggiori rischi di sviluppare diabete rispetto ai coetanei più attivi.
Se trascorrere molto tempo davanti a uno schermo è associato a un maggior rischio di diabete di Tipo 2 negli adulti, questa associazione nei bambini non è stata finora chiarita. Secondo uno studio condotto per verificare proprio questa associazione, trascorrere più di tre ore al giorno davanti a uno schermo che sia di un televisore, di un computer, di un tablet o di un cellulare, aumenta il rischio per i bambini di sviluppare il diabete di Tipo 2. La ricerca, condotta all’università St.George di Londra e pubblicata sulla rivista Archives of Disease in childhood, ha coinvolto 4495 bambini tra i 9 e i 10 anni di 20 scuole elementari britanniche.
I ricercatori, dopo aver tenuto sotto controllo sia lo stato di salute dei bambini sia le loro abitudini, hanno concluso che i piccoli che quotidianamente trascorrevano più ore davanti alla televisione, correvano con il passare del tempo maggiore rischio di insulinoresistenza e un accumulo eccessivo di grasso corporeo. Il rischio diviene più evidente quando le ore sono più di tre al giorno. Anche se lo studio non stabilisce una relazione diretta di causa-effetto tra TV e rischio diabete, i ricercatori sottolineano che, considerato il tempo che oggi i bambini trascorrono tra TV, PC, tablet e telefonino, il loro rischio potrebbe essere davvero rilevante. Gli autori auspicano ulteriori ricerche, ma sono convinti che ridurre il tempo trascorso davanti a uno schermo potrebbe facilitare la prevenzione del diabete di Tipo 2, considerata l’associazione tra “screen time”, aumento dell’adiposità e resistenza all’insulina.