Cuore
Il cuore è l’organo più colpito dai danni dovuti ad un cattivo compenso glicemico protratto nel tempo. Le arterie coronarie, infatti, si possono ostruire e provocare angina e infarto.
Può verificarsi anche scompenso cardiaco, più frequente nelle donne, a causa della sofferenza del muscolo cardiaco che può avere difficoltà a contrarsi regolarmente.
Fumo, pressione arteriosa, colesterolo elevato, obesità sono gli altri fattori di rischio da tenere sotto controllo.
Cervello
Anche il cervello può subire danni dovuti all’iperglicemia e all’ipoglicemia. Può andare incontro ad ischemia dei vasi cerebrali e ad occlusione con conseguente ictus.
L’ipoglicemia, soprattutto negli anziani, può simulare un’ischemia cerebrale o un ictus, quindi va riconosciuta e corretta subito, prima che il danno diventi definitivo.
La pressione arteriosa elevata (>135/85 mmHg) è un fattore di rischio aggiuntivo per i danni al cervello: indispensabile controllarla.
Vasi periferici
I danni alle arterie degli arti inferiori sono frequenti nei diabetici, soprattutto nei fumatori. Si possono verificare ostruzioni dei piccoli vasi arteriosi delle estremità (mani e piedi).
L’ischemia agli arti inferiori si presenta con dolore intenso, arti freddi e pallidi, fino alla gangrena, dovuta all’ostruzione completa dei piccoli vasi che non portano più sangue ai tessuti.
La gangrena è causa di amputazioni delle dita dei piedi, necessaria per evitare che il danno ischemico si estenda e si debba procedere all’amputazione dell’arto.