Comprendere le basi del diabete è il primo passo per avere il controllo sulla propria salute. In questa sezione esaminiamo quali sono le cause di questa malattia, alcuni dei sintomi più comuni, i vantaggi di una vita sana e che cosa fare non appena viene diagnosticata.

diabete-mellito-fattori-rischio

Diabete mellito Tipo 1 e diabete mellito Tipo 2

Il ‘Diabete Mellito’ è una malattia cronica che si manifesta quando il nostro organismo non riesce più a produrre una quantità sufficiente di insulina. L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule Beta del pancreas che interviene nel metabolismo dei carboidrati (detti anche zuccheri o glucidi), in particolare è coinvolta nell’assorbimento del glucosio (uno degli zuccheri più importanti del nostro organismo) dalla circolazione sanguigna alle cellule del nostro corpo, che lo utilizza come fonte di energia.

In tutte le forme di Diabete Mellito l’insulina è carente o non svolge correttamente la sua funzione, facendo aumentare i livelli (concentrazione) di glucosio nel sangue, generando una condizione di iperglicemia (aumento del glucosio nel sangue). Ecco perché la diagnosi del Diabete mellito si effettua, in prima battuta misurando la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue)
Esistono diversi tipi di diabete, la forma più comune è il Diabete Mellito di Tipo 2 (DMT2) e si riscontra generalmente nella persona adulta; meno frequente è il Diabete Mellito di Tipo 1 (DMT1), che può manifestarsi sin dall’età pediatrica.
Se trascurati i livelli elevati di glucosio nel sangue (iperglicemia) possono provocare danni a molti tessuti del corpo, portando allo sviluppo di complicanze invalidanti che, se progrediscono nel tempo, possono essere anche rischiose per la vita.

Diabete mellito fattori di rischio

Si calcola che in Italia siano circa 4 milioni le persone affette da diabete, mentre circa 2 milioni di persone, pur non avendo il diabete conclamato, mostrano difficoltà a mantenere la glicemia sotto controllo a digiuno o dopo il pasto. In particolare, si parla di:

  • alterata glicemia a digiuno (impaired fasting glucose IFG) quando i valori della glicemia a digiuno sono tra 100 e 125 mg/dL;
  • ridotta tolleranza al glucosio (impared glucose tollerance IGT) quando i valori della glicemia, due ore dopo carico orale di glucosio, sono tra 140 e 199 mg/dL.

Il test OGTT (curva da carico di glucosio) viene normalmente richiesto dal medico quando, con alterata glicemia a digiuno senza diagnosi conclamata di diabete mellito, il paziente presenta una o più delle seguenti condizioni che sono associate a un aumentato rischio di sviluppare la malattia:

  • ipertensione arteriosa
  • soprappeso - obesità
  • alterato valore dei lipidi nel sangue (colesterolo HDL <35 mg/dL e/o trigliceridi > 250 mg/dL)
  • fumatore
  • malattie cardiovascolari
  • parente di primo grado con diabete di tipo 2
  • elevata adiposità viscero addominale

Sintomi del diabete mellito

I principali sintomi del diabete mellito, che possono indurre il sospetto di diagnosi della malattia, sono l’aumento della frequenza di minzione (poliuria) e il conseguente aumento della necessità di introdurre liquidi (sete intensa o polidipsia) per compensarne le perdite dovute alla poliuria, fame costante, carenza di energia e stanchezza, intorpidimento delle estremità (mani e piedi), vista offuscata.

In presenza di questi sintomi della malattia, la diagnosi di diabete è confermata se, anche in una sola occasione, la misurazione di glicemia effettuata in un momento casuale della giornata è ≥ 200 mg/dL (indipendentemente dall’assunzione di cibo).

In assenza dei tipici sintomi della malattia, la diagnosi di diabete è confermata se, in almeno due diverse occasioni, riscontriamo questi valori di misurazione:

  • glicemia a digiuno ≥ 126 mg/dL
  • glicemia ≥ 200 mg/dL due ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75g)
  • emoglobina glicata ≥ 48 mmol/mol (6,5%)

Diabete Mellito, come si controlla

Il team diabetologico è un valido supporto, ma è la persona con diabete che deve decidere ogni giorno cosa fare per meglio controllare la propria malattia.

Il diabete mellito si controlla prima di tutto migliorando le proprie abitudini di vita, meno sedentarietà e più attività fisica, possibilmente tutti i giorni e con l’alimentazione che deve essere equilibrata.

Un ulteriore aiuto può venire dai farmaci: diversi tipi di compresse e, in particolare, l’insulina. Nel Diabete Mellito Tipo 1, e in alcuni casi di Diabete Mellito Tipo 2, solo assumendo insulina per via sottocutanea tramite penna o microinfusore, la persona con diabete può raggiungere e mantenere un perfetto controllo glicemico.

Anche la terapia delle complicanze nel diabete si basa sullo stesso principio: raggiungere e mantenere un buon controllo glicemico, a cui si può aggiungere, se necessario, anche il controllo della pressione arteriosa e degli altri fattori di rischio.

Diabete mellito, ruolo dell’insulina

L’insulina è la ‘chiave’ che apre al glucosio la porta per entrare nelle cellule. Normalmente il pancreas produce una quantità d’insulina sufficiente a trasportare il glucosio nelle cellule e, in questo modo, a mantenere la concentrazione di glucosio nel sangue all’interno di un intervallo di valori adeguato (normalmente fra gli 70-100 mg/dL a digiuno, fino a 140 mg/dL dopo un pasto).

In alcuni casi, il Diabete Tipo 2 può essere causato dal sovrappeso o dall’obesità. In questi casi l’insulina è meno efficace perché, la maggior parte delle cellule sono resistenti alla sua azione, pertanto il pancreas deve fornirne quantità sempre maggiori, finché non riesce più a produrne, causando così l’insorgenza del diabete.
Se il diabete è associato a pressione alta (ipertensione), eccesso di colesterolo “cattivo” (LDL) e scarsità di colesterolo ‘buono’ (HDL), si parla di Sindrome Metabolica.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Lascia la tua e-mail per rimanere sempre informato sul Diabete

Dizionario del diabete

Lo strumento che ti guida ad individuare e conoscere i termini della patologia, per migliorare la gestione del diabete.

Articoli correlati